"E' un tranquillo giorno di metà settimana. Sveglia alle sette e appuntamento davanti al BiBi Sucos a Leblon, Rio de Janeiro, con Ratinho. Il tempo non promette niente di buono. Nuvole e un freddo insolito ci suggeriscono che forse era meglio starsene sotto le coperte. Per prepararci al peggio siamo vestiti come Kelly Slater: bermuda, ciabatte e canottiera..la popolazione locale ci guarda come si guardano i turisti tedeschi che si addentrano nei meandri dei quartieri spagnoli con telecamera al collo, rolex al polso e contando euro..insomma, due deficienti!!Ratinho, nonostante tutto, ci accoglie con il suo solito modo di fare gentile. La truppa al completo è composta da me e Marco, un texano xenofobo di cui non ricordo il nome, Ratinho e i suoi due cani. Destinazione: Pedra da Gavea. Ci sono persone che solo al sentirla nominare vacillano, piangono e si disperano!!
Arriviamo con la macchina all'imbocco di una specie di mulattiera. Sassi, terra, buche..
La strada peggiora sempre di più e a metà camminata ci sorprende pure una pioggia battente. "Un Tranquillo Weekend Di Paura" a confronto sembra una telenovela. La situazione diventa tragica quando pure i cani si rifiutano di salire e Ratinho ci saluta dicendo di proseguire, che ci saremmo rivisti giù. La nostra unica guida ci stava abbandonando. Il texano, sempre più rimbambito dal freddo e dalla pioggia, non parla nemmeno se non per maledire i messicani e i salvadoregni che infestano Houston. Io e Marco, senza scarpe e ormai bagnati fradici, conquistiamo la cima. Ci guardiamo intorno cercando lo splendido panorama di cui tutti ci avevano parlato. Sembra di stare a Sesto San Giovanni. Nebbia, pioggia e freddo. Non si riesce a vedere nulla!!"
Tratto dal diario di viaggio di Andrea & Marco (RJ, 2005)
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