lunedì 28 dicembre 2009

Jiu-Jitsu: E-Voluzione o IN-Voluzione?!


"Più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate" Claude Lévi-Strauss, Antropologo, psicologo e filosofo
"La posizione di controllo tradizionale dei "100 quilos", che diventò, nel linguaggio dell'accademia, "cem quilo" (senza la "s"), faceva allusione alla capacità di un buon lottatore, leggero ma tecnico, di liberarsi di una "seccatura" che pesasse "100 quilos". Ora, per generare questo peso di "100 quilos", bastavano i miei poco più di 60 chili ben distribuiti sul petto di qualcuno. Non serviva pesare "100 quilos"! Oggi, qualsiasi giovane ben nutrito arriva in un'accademia di jiu-jitsu che pesa già più di 80 chili, essendo altresì molto comune arrivare a pesare 100 chili o, addirittura, superarli. Il nome della posizione di controllo, allora, dovrebbe essere cambiata in "200 quilos", perchè 100 corrispondeva a un altro Brasile e a un altro tipo di atleta." Arthur Virgilio Neto, Senatore e cintura rossa e nera di jiu-jitsu
Da diversi anni il jiu-jitsu fa parte della mia vita..in un giorno, ormai, passo più ore a piedi nudi sul tatami di quante ne passi in giro per Milano con le scarpe..in media sono 6 ore di jiu-jitsu per ogni lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato che passi sulla faccia di questa terra..e, quindi, tanto quanto per un uomo di trent'anni sia normale pensare al suo futuro, per me lo è cercare di capire quali saranno i piani evolutivi del "mio" jiu-jitsu!!
Il cuore mi dice che gli uomini sono buoni, volenterosi e capaci, e che quindi il jiu-jitsu non riuscirà a fermare la sua corsa verso nuovi movimenti, nuove tecniche..l'esperienza, invece, mi dice che la pigrizia e l'esaltazione dell'ego contagiano più che la peste nel Medioevo e che il jiu-jitsu, così come sta capitando al judo, disciplina simile ma non analoga, subisca un processo involutivo, di schematizzazione..utile solo al principiante per superare lo scoglio delle prime lezioni in kimono!!
Dove si andrà a finire?! Qual è il "giusto mezzo"?! E' giusto che si arrivi a chiamare una tecnica di lotta "Banana Split" o sarebbe meglio lasciare il nome a qualche grande chef?! Si può subire un processo di evoluzione senza cambiare nell'anima, nello spirito?! Il jiu-jitsu, sistema di difesa personale efficiente, può essere solo sport?! Qual è e quale sarà il vero banco di prova di un lottatore di jiu-jitsu nel futuro?! Il tatami di un campionato o il jiu-jitsu ha veramente l'opportunità di manifestarsi in ogni momento della vita di un buon lottatore?!
Io faccio il tifo per quel jiu-jitsu che cambia la mente, che salva, che regala autostima ed esempi sani da imitare, per quel jiu-jitsu che resta moderno e che non dimentica le sue origini, efficace senza mai sembrare strano, impossibile da decifrare eppure così semplice..faccio il tifo per quel jiu-jitsu che attraverso le sue mille varianti ad una tecnica vuole mostrare lo stesso principio..faccio il tifo per quel sistema di combattimento regolato da due semplici variabili: la forza di gravità e un blocco meccanico, il suolo, il terreno..spero proprio che il mistero di quel jiu-jitsu resti mistero..il jiu-jitsu, per me, è e resterà sempre un punto di domanda indecifrabile!!

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