Così Alfredo Bruno, reporter di mondoboxe.com, commenta il match di Alessio Sakara:
"Arriviamo quindi al match che desta più curiosità. Sale sul ring Alessio “il legionario” Sakara che il pubblico romano ha eletto suo beniamino. Jean Marc Monrose, fisicamente compatto, è più basso. La boxe non ammette deroghe e improvvisazioni. Vuole le sue scelte soprattutto nel professionismo. Si vede fin dalle prime battute che Monrose è un signor pugile e che intende proseguire il suo cammino verso le prime posizioni europee. Sakara si trova ad affrontare nei corpo a corpo un moto perpetuo sfiancante. Perde due volte la dentiera nel primo round. Monrose colpisce ai fianchi per poi passare con montanti che intorpidiscono le forze, ma anche le idee di Sakara. “Il legionario”, ancora da costruire pugilisticamente, una dote la mette a nudo: il coraggio. Incassa colpi durissimi, che fanno presagire nel pubblico quale sarà il risultato e la fine.
Non riesce a tenere lontano Monrose, anzi è lui che cerca il corpo a corpo, dove il francese lavora con meticolosità come fa il chirurgo con il bisturi. Qualche sussulto di destro fa sperare e illudere, ma la boxe è come la matematica: non è un opinione!!
La quinta ripresa arriva tra le sofferenze di Sakara e il pubblico. Monrose accentua i suoi colpi e passa improvvisamente al fegato, sguarnito di copertura. Sakara va giù dolorante e il cervello non risponde alle sollecitazioni di volersi rialzare. E’ il più classico dei ko. Ma non è la fine è solo la prima sconfitta. Lo stesso Monrose ha perso il primo match per ko. Poi ha infilato la sua serie positiva. Facciamo conto che per Sakara questo sia il suo primo vero match e cominciamo a lavorare, possibilmente con meno tempo dedicato alla valetudo, su quelle che sono le basi fondamentali della noble art. Alessio è giovane, coraggioso e forte: già queste non sono doti comuni. Una cosa è certa il suo cammino da percorrere è ancora lungo."
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