venerdì 12 dicembre 2008

Analisi della pratica del jiu-jitsu

L’importanza della motricità nella persona come strumento evolutivo fa parte dei fondamenti teorici di tutte le discipline educative. La conquista di qualsiasi autonomia passa attraverso quel delicato filo che lega pensiero ad azione. Il bambino nasce con molte ed enormi potenzialità che solo attraverso la stimolazione sensoriale diventeranno capacità effettive. Per produrre motricità infatti il cervello ha bisogno di sensorialità. Il cervello riceve informazioni sensoriali dall’ambiente esterno, in un secondo momento risponde agli stimoli esterni con la motricità. La motricità in uscita diventa lei stessa produttrice di sensorialità. Il senso del tatto è la parte prioritaria per lo sviluppo del movimento.
Il movimento è in costante rapporto con i fenomeni dello sviluppo mentale (educazione intellettuale e con quelli dello sviluppo affettivo-sociale (educazione morale e sociale).
Il corpo esprime totalmente la personalità perché rivela l’aspetto morfologico di ciascun individuo, il suo aspetto morale (temperamento), l’aspetto intellettivo e l’aspetto affettivo (emotività). Dato il ruolo fondamentale del corpo nella strutturazione della personalità, è necessaria una visione unitaria dell’essere umano che colleghi il corpo alle sfere intellettuale e affettivo-sociale.
Il corpo ha un preciso significato intellettivo perché indica la nostra presenza nel mondo e la nostra identità. La psicologia moderna ha dimostrato la correlazione tra attività motorie e attività di pensiero. Il movimento, secondo la Montessori, è essenziale per la costruzione dell’intelligenza, che si alimenta e vive di acquisizioni ottenute nell’ambiente. Infatti le percezioni sono il punto di partenza dell’immaginare e del pensare. E’ stato osservato che l’esercizio fisico aumenta il rendimento intellettuale, in quanto rende i soggetti più agili, più duttili, anche mentalmente, e sviluppa l’intelligenza rendendo i soggetti più pronti all’azione. La motricità avvia il processo dell’intelligenza e lo sostenta in quanto ogni apprendimento motorio ripropone le fasi della realizzazione dell’atto intelligente: la presa di coscienza delle difficoltà da risolvere e degli ostacoli da superare, la ricerca delle risposte, il controllo. La motricità influisce anche sulla memoria (ricordiamo infatti ciò che percepiamo) e sull’attenzione, i giochi e gli esercizi infatti a volte richiedono un’attenzione concentrata, a volte diffusa. 
La motricità è legata anche al fattore affettivo, le attività motorie sono infatti manifestazioni dell’affettività (emozioni, sentimenti, passioni) sia dei suoi aspetti interiori, perché originano da pulsioni e bisogni o tendenze personali e sociali dell’individuo, sia dei suoi aspetti esteriori quali le reazioni motorie che interessano la respirazione, la circolazione, le reazioni di atteggiamento e di mimica che riguardano le reazioni muscolari e quelle d’espressione. L’educazione motoria esercita diverse funzioni rispetto all’affettività: controllo emotivo, capacità di canalizzazione delle pulsioni, la soddisfazione del bisogno di attività motoria, l’educazione alla sensibilità. 
L’educazione motoria contribuisce quindi da una parte alla formazione dell’autonomia attraverso la progressiva razionalizzazione del movimento, dall’altra fornisce un proporzionato ed armonico sviluppo tra educazione intellettiva, affettiva e motoria. Nella visione unitaria della persona in cui le dimensioni corporee e psichiche si sviluppano armonicamente e simultaneamente, si ottiene la formazione della personalità. L’educazione motoria usa il movimento per la realizzazione della personalità. L’azione formatrice dell’educazione motoria è indirizzata a stimolare lo sviluppo e l’efficienza del corpo nel suo complesso e conseguentemente a conservare e potenziare la salute fisica e psichica. L’efficienza fisica è uno dei fattori fondamentali per la salute. 
Nel corpo si deve ricercare il miglior rendimento, cioè usarlo nel modo migliore, per questo occorre avere un’idea di come lavora. Si deve educare ad un senso di responsabilità verso il proprio corpo (pulizia, prevenzione degli incidenti, alimentazione, etc etc). La cura di sé e l’efficienza fisica sono la base per un uso appropriato del corpo. 
Tutto ciò vuol dire: “essere sani, per essere utili”.

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